Targa dedicata a Caramella – riproduzione riservata
A Bardi, in via Pietro Cella, sotto al porticato che collega piazza Martiri d’Ungheria, si trova una bellissima targa dedicata da “i legionari di Bardi” a Giovanni Caramella, milite della 180° Legione “Farnese”, caduto durante la battaglia per la presa di Uork Amba, in Etiopia.
La battaglia, che durò dal 27 al 29 febbraio 1936, vide Alpini e Camicie Nere conquistare eroicamente il massiccio di Uork Amba, due vette collegate da un avvallamento considerate inaccessibili a causa del grande dislivello.
Passeggiando per il bellissimo centro storico di Cagliari, devastato dalle bombe Alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, ci si può facilmente ritrovare in Piazzetta Mafalda di Savoia, un piccolo slargo tra via Canelles e via Martini. Qui un antico palazzo mostra il suo fianco nudo, che nulla dirà al turista distratto.
Ma all’osservatore attento non può sfuggire la traccia sbiadita di una vecchia scritta murale con tanto di firma di Mussolini: “Il popolo italiano ha creato col suo sangue l’impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi”, frase tratta dal discorso di proclamazione dell’Impero tenutosi a Roma il 9 Maggio 1936.
Dettaglio della scritta murale – Riproduzione riservata
Il Castello di Bardi, detto anche Castello Landi, sorge in provincia di Parma. Adibito a prigione militare fino al 1868, viene in seguito ceduto all’amministrazione comunale e diviene sede di uffici pubblici fino agli anni ’80. Nella corte interna del castello l’ingresso centrale dell’edificio non lascia spazio a equivoci. Due fasci littori speculari sopravvivono sulla grande porta in legno, sebbene la scure di uno dei due sia stata asportata; così come è stata asportata la scritta che precede la dicitura “municipali”, che probabilmente conteneva un riferimento esplicito al Fascismo.
Dettaglio della porta – riproduzione riservata
Nello stesso cortile, sotto il porticato alla destra della porta con i fasci, un’altra scritta quasi cancellata attira l’attenzione del visitatore accorto: “Comando del generale”, recita l’antica vernice. A quale epoca farà riferimento la scritta?
Riproduzione riservata
Un ultimo dettaglio si nasconde tra le colonne del porticato: su una di queste si contano una decina di piccoli bozzi della stessa misura. Colpi d’arma da fuoco?
Dettaglio della colonna segnata – riproduzione riservata
Purtroppo online non sono reperibili molte informazioni in merito alla funzione del Castello di Bardi durante il regime fascista e la guerra civile. Ma anche qui la storia ha lasciato le sue tracce.